jueves, 8 de noviembre de 2012

Reunion de fin de año de la FEDAMO , en la ciudad de Balcarce , Organizada por la Asoc.Abruzzesa de esa ciudad , recientemente incorporada a la federacion.


El 15 de diciembre se cierre el año para la federacion de instituciones abruzzesas en la Argentina ( FEDAMO ) donde se va a llevar a cabo la reunion de fin de año en donde se evaluara el productivo año con la realizacion de la Asamblea Gral. Ordinaria en Berazategui , la realizacion del III Congreso Internacional de Jovenes Abruzzeses , el proximo Gemelaggio entre la ciudad de Balcarce y Castiglione Messer Marino y un 2013 por mas trabajo Abruzzese en la Argentina.

MOMENTO DE APLAUSOS TRAS LA INCORPORACION OFICIAL DE LAS ASOCIACIONES ABRUZZESAS DE BALCARCE Y TANDIL , LLEGANDO A 16 ASOCIACIONES ABRUZZESAS QUE COMPONEN LA FEDAMO HOY DIA.

REUNION DEL CRAM ( CONSIGLIO REGIONALE ABRUZZESI NEL MONDO ) 2012 , REALIZADO EN LA CIUDAD DE LAS CATARATAS DEL NIAGARA , CANADA.



Por parte de la Argentina , fueron representados por la Presidenta de Fedamo , la Dra. Alicia Carosella y nuestro joven consultor al Cram , el Sr. Joaquin Negri , con la anticipada ausencia por motivos personales de nuestro Consiglieri Mayor , el Sr. Giovanni Scenna.

En dicha Reunion fueron nombrados Embajadores Abruzzeses en el Mundo con un cargo Honorifico nuestros 2 representantes que acudieron a la reunion anual del Cram , por eso desde la FEDAMO los felicitamos por su trabajo y a seguir trabajando por el Abruzzo en la Argentina.



LA PRESIDENTA DE FEDAMO NOMBRADA EMBAJADORA ABRUZZESA EN EL MUNDO.

JOAQUIN NEGRI , CONSULTOR JOVEN AL CRAM POR ARGENTINA , NOMBRADO EMBAJADOR ABRUZZESES EN EL MUNDO.

JOAQUIN NEGRI Y FEDERICO MANDL , CON EL LOGO OFICIAL DEL CRAM DISEÑADO POR JERONIMO TRAGLIA MIEMBRO DE LA FEDAMO.

LOS 2 REPRESENTANTES DE LA ARGENTINA QUE ACUDIERON AL CRAM , DURANTE LA REUNION.

FOTO FINAL DEL CRAM 2012 EN LAS CATARATAS DEL NIAGARA.
" TERCER CONGRESO INTERNACIONAL DE JOVENES ABRUZZESES ORGANIZADO POR LA FEDAMO Y LLEVADO A CABO EN LA CIUDAD DE BUENOS AIRES DEL 21 AL 24 DE JUNIO"

- LA ORGANIZACION ESTUVO A CARGO DE LA PRESIDENTA DE FEDAMO , LA DRA. ALICIA CAROSELLA , EL SECRETARIO DE FEDAMO , EL DR. FEDERICO MANDL Y EL CONSULTOR JOVEN AL CRAM , EL SR. JOAQUIN NEGRI Y CON TODA LA COLABORACION DE LAS ASOCIACIONES ABRUZZESAS ADHERIDAS A FEDAMO.

Dal 21 al 24 giugno la città di Buenos Aires ha ospitato il congresso dei giovani abruzzesi nel Mondo. La riunione ha visto la partecipazione di tre consiglieri regionali, due dei quali membri del Cram, l’ingegnere Franco Caramanico e Antonio Prospero, e della più giovane dei consiglieri abruzzesi Marinella Sclocco. Hanno preso parte all’incontro anche la presidente della FEDAMO ( la Federazione di Istituzioni Abruzzesi in Argentina), la dottoressa Alicia Carosella, e il consigliere del Cram, Giovanni Scenna. Nel pomeriggio di giovedì 21 giugno il gruppo di politici abruzzesi è stato accolto nell’ambasciata italiana di Buenos Aires. La riunione è stata aperta ufficialmente il giorno successivo, 22 giugno, e ha visto la partecipazione del Console Generale d’Italia a Buenos Aires, Giuseppe Scognamiglio, e dei rappresentanti della Città Autonoma di Buenos Aires, tra i quali Irma Rizzuti, Assessore Generale del Governo della Città di Buenos Aires. Hanno preso parte al congresso i giovani abruzzesi di tutto il mondo, provenienti da Brasile, Australia, Sudafrica, Svizzera, Paraguay, Uruguay, Venezuela, Canada e naturalmente, per la vicinanza, un gran numero proveniente dall’Argentina.
I delegati di ogni paese hanno presentato le loro realtà: Giulia Costa dal Brasile, Alejandro Costantini e Silvana Lopez Milani dall’Uruguay , Giovanni Margiotta e Giuliano Corrado dal Venezuela, Manuela Lalli dall’Australia, la quale ha spiegato la situazione della nuova emigrazione di abruzzesi verso il suo paese, Aldo di Iorio dalla Svizzera, Najeeba di Loreto dal Sudafrica, che ha spiegato la possibilità per l’Abruzzo di introdurre i propri prodotti sul mercato sudafricano e Joaquin Negri, in qualità di delegato dell’Argentina.
Durante il sabato i giovani hanno affrontato le problematiche riscontrate da ognuno di loro, una tra tutte l’impossibilità di essere rappresentati nel proprio paese. Le altre importantissime questioni affrontate sono state: l’importanza di stringere un legame ancora più saldo tra i giovani che vivono in Abruzzo e quelli che si trovano fuori da questa splendida regione; la realizzazione di scambi culturali a livello universitario, per poter studiare nei paesi verso i quali sono emigrati gli abruzzesi e nell’Abruzzo stesso; la necessità di continuare a realizzare tali incontri per mantenere vivi i legami che uniscono tutti gli abruzzesi nel mondo.
A seguire è stato firmato un documento finale, nel quale sono stati individuati dei punti da portare a conoscenza del prossimo Consiglio Regionale d’Abruzzo; ogni giovane si è impegnato per riuscire a concretizzare e portare a termine ciascuno dei progetti.
È importante sottolineare anche la partecipazione della dottoressa Renata Mascitti, Vice Console onoraria di Los Teques in Venezuela e di Sandro di Fazio, entrambi figli di abruzzesi in America Latina. Tra gli ospiti anche il cantante Odino Faccia, figlio di abruzzesi, designato cantante per la pace in onore di Giovanni Paolo II.
Il congresso si è concluso sabato sera con la cena di chiusura alla quale hanno partecipato tutti quelli che sono intervenuti alla riunione e anche le delegazioni delle associazioni abruzzesi in Argentina facenti parte della Fedamo. Intorno alla mezzanotte la dottoressa Alicia Carosella e l’ingegner Franco Caramanico hanno concluso il congresso, manifestando il proprio plauso per i quattro giorni di lavori, duranti i quali i giovani abruzzesi hanno dimostrato le proprie capacità e la volontà di proseguire lavorando per rafforzare i legami con l’Abruzzo, mantenendo vivo l’amore per la terra d’origine dei propri genitori e nonni. Questo è il momento di unire le forze per poter attuare i punti fissati durante questo fruttuso congresso.
 
 
 
LOGO OFICIAL DEL III CONGRESSO INTERNAZIONALE DI GIOVANI ABRUZZESI , REALIZADO POR JERONIMO TRAGLIA ( JOVEN DE SAN NICOLAS )

JOVENES ABRUZZESES DE AUSTRALIA , SUDAFRICA , ITALIA , BRASIL Y SUIZA.
 

JOVENES ABRUZZESES DE LA ARGENTINA Y CONDUCTORES DE LOS PROGRAMAS RADIALES CIAOABRUZZO , SVEGLIAABRUZZO Y L"OTRA ITALIA.

APERTURA DEL CONGRESO LLEVADA A CABO POR LA PRESIDENTA DE FEDAMO , DRA. ALICIA CAROSELLA , ACOMPAÑADA POR LOS CONSIGLIERI REGIONALE : MARINELLA SCLOCCO , ANTONIO PROSPERO Y FRANCO CARAMANICO , TAMBIEN POR LA REPRESENTANTE DEL GOB.DE LA CIUDAD DE BUENOS AIRES , IRMA RIZZUTI Y EL CONSUL GENERAL DE ITALIA GIUSEPPE SCOGNAMIGLIO Y POR ULTIMO EL JEFE DE LA OFICINA DE EMIGRAZION DE LA REGION ABRUZZO EL DR. GIORGIO CHIARINI.

FOTO FINAL DEL III CONGRESO DE JOVENES ABRUZZESES REALIZADO EN LA CIUDAD DE BUENOS AIRES.
 
VIDEO REALIZADO POR EL SECRETARIO DE LA FEDAMO , EL DR. FEDERICO MANDL ( JOVEN DE LA ASOC. ABRUZZESA DE SAN MARTIN)
 

martes, 6 de noviembre de 2012

DURANTE EL AÑO 2010 LA FEDAMO REALIZO UNA COLECTA PARA AYUDAR A LA GENTE NECESITADA DE LA PROVINCIA DEL CHACO. TODO FUE REALIZADO POR LAS ASOCIACIONES ABRUZZESAS QUE COMPONEN LA FEDERACION DE INSTITUCIONES ABRUZZESAS EN LA ARGENTINA (FEDAMO).


GLI ABRUZZESI D'ARGENTINA DELLA FEDAMO IN AIUTO ALLE POPOLAZIONI DEL CHACO

Lo scorso 30 aprile la FEDAMO, presieduta dall'avv. Alicia Carosella, ha concretizzato il progetto che prevedeva l'invio alla città diQuitilpi, nella Provincia del Chaco, nel nord del Paese, di un camion carico di alimenti, vestiti, giocattoli, sussidi didattici e altri oggetti utili destinati ai bambini meno fortunati di quella regione, così portando a termine una campagna di solidarietà promossa alcuni mesi fa in concomitanza con la celebrazione a Buenos Aires del meeting del CRAM, nel novembre dello scorso anno, ricorrendo il 40° anniversario di fondazione della Federazione.
 
E' solo grazie al contributo delle associazioni abruzzesi facenti parte della FEDAMO(Federazione delle Istituzioni Abruzzesi d'Argentina) che si è riusciti a realizzare questa iniziativa umanitaria; infatti dopo 7 mesi di raccolta, le donazioni sono arrivate a destinazione. Si sottolinea che la campagna di aiuti è stato realizzato senza l'appoggio di nessun partito politico, ma solo con la volontà di portare aiuto e solidarietà a questa zona povera della Repubblica Argentina, soprattutto con l'impegno della consulta giovanile della Federazione. Il Chaco, il cui nome nella lingua delle antiche popolazioni quechuasignifica territorio di caccia, è una delle principali regioni geografiche del sud America, che si estende su diversi paesi - Argentina, Bolivia, Brasile e Paraguay - tra i fiumiParanà e Paraguay e l'altopiano della Cordigliera andina. E' un territorio moderatamente umido e in alcune zone quasi arido, non sempre adatto alla vita e agli insediamenti urbani. La parte meridionale del Chaco è sul territorio argentino, è discretamente piovosa e coperta di foreste, ma le popolazioni native vivono ancora in condizioni di sottosviluppo e povertà.

Le donazioni raccolte nel corso della campagna di solidarietà sono state consegnate da 8 giovani, che hanno rappresentato l'Abruzzo e la FEDAMO.



COMISION DIRECTIVA FEDAMO 2011-2013 FUE ELEGIDA DURANTE LA ASAMBLEA GENERAL ORDINARIA LLEVADA A CABO EN LA CIUDAD DE MENDOZA , DONDE LA ORGANIZACION ESTUVO EN MANOS DEL CENTRO ABRUZZESE DI MENDOZA ADUA PERSIA.

Sabato 26 marzo tutte le Associazioni Abruzzesi che compongono la Federazione d'Argentina FEDAMO si sono riunite nella città di Mendoza per partecipare all’Assemblea Generale Ordinaria della citata Federazione. I fatti salienti della riunione sono stati l’elezione all'unanimità come Presidente della FEDAMO per il prossimo biennio, dell'avv. Alicia Carosella, incarico confermato per la terza volta, avendo già portato a termine altri due mandati, dal 1997 al 1999 e dal 2009 al 2011. È importante menzionare che durante l’Assemblea sono stati approvati importanti progetti di lavoro, come il 2° Incontro Nazionale dei Giovani Abruzzesi, con possibilità di essere allargato anche ai Giovani Molisani. Altro aspetto rilevante riguarda la data per la Crociata di solidarietà al Chaco iniziata nell’agosto dello scorso anno dalla FEDAMO, fissata per il 30 aprile corrente anno, un'iniziativa tesa a raccogliere aiuti per le popolazioni del Chaco, un'area del nord Argentina molto depressa economicamente. Nel corso dell'anno corrente inizieranno inoltre i lavori per realizzare nel 2012 un viaggio in Italia, che percorrerà l'intera penisola, sotto la guida di Anna Martella e Emidio Ciaccia, delegati del Centro Abruzzese di Campana. Nel corso della gioiosa riunione, vissuta in un clima di festa, sono state commentate anche le positive ripercussioni della riunione del CRAM 2010, con i delegati provenienti da tutto il mondo, tenutasi all'inizio di novembre 2010 nella città di Buenos Aires e organizzato su iniziativa del Presidente della FEDAMO, Alicia Carosella, che del CRAM è anche componente, e dell’evento “Buenos Aires celebra l’Italia”, dove la FEDAMO ha rappresentato l’Abruzzo con uno stand gastronomico e turistico. L’Assemblea si è tenuta in un bel Casale tra i vigneti dove si produce un ottimo vino, prodotto tipico della Provincia di Mendoza, e si è protratta fino alla mezzanotte. Dopo i lavori in agenda, i delegati della Federazione e gli altri amici convenuti si sono intrattenuti cantando canti popolari abruzzesi, con un pensiero d'amore verso l’Abruzzo e la sua gente.

COMISION DIRECTIVA:
 
- Presidente: Alicia Carosella (SAN MARTIN)
- Vicepresidente: Zulema di Paolo ( PERGAMINO)
- Vicepresidente 2°: Dolores Presutti ( SANTA FE)
- Secretario: Federico Mandl  (SAN MARTIN)
- Prosecretario: Jeronimo Traglia (SAN NICOLAS)
- Tesorero: Emidio Ciaccia (CAMPANA)
- Protesorero : Ana Martella (CAMPANA)
- Revisor de cuentas 1 : Victorio Scaracciotoli  (SAN ISIDRO)
- Revisor de cuentas 2 : Claudio Lancia  (JOSE C PAZ)
- Revisor de cuentas 3:  Marta Gizzi  ( BAHIA BLANCA)
- Vocal 1 : Carlos Carozza  (MAR DEL PLATA)
- Vocal 2 : Diego Di Giacomo (MENDOZA)
- Vocal 3: Joaquin Negri (NECOCHEA)
- Vocal 4 : Alberto Cillo ( BERAZATEGUI)
- Vocal 5 : Fabio Marrafini (ENSENADA)
- Vocal 6 : Marcos Ramundi ( MAR DEL PLATA)
- Vocal 7: Rossina Chicchitti ( MENDOZA)
- Vocal 8: Romano Traglia ( SAN NICOLAS)
- Vocal 9: Daniel Santana ( BAHIA BLANCA)


ASAMBLEA GRAL. ORDINARIA MENDOZA 2011

FABIO MARRAFINI ( EX CONSEJERO CRAM , ENSENADA) , DANIELA ATLANTE ( EX SECRETARIA FEDAMO) , JOAQUIN NEGRI ( JOVEN CONSEJERO CRAM NECOCHEA) , FEDERICO MANDL ( SECRETARIO FEDAMO SAN MARTIN) Y MAURICIO VERNA ( JOVEN SAN MARTIN)

DURANTE LA ASAMBLEA

JOVENES DE LA FEDAMO ( BERAZATEGUI , SAN MARTIN , SAN NICOLAS Y NECOCHEA)

FINALIZANDO LA ASAMBLEA LA PRESIDENTA FEDAMO , LA DRA. ALICIA CAROSELLA ES ELEGIDA PARA UN NUEVO MANDATO.

BRINDANDO PARA UN 2011 CON TODAS LAS ENERGIAS DE LOS ABRUZZESES EN ARGENTINA
CRAM (Consiglio Regionale Abruzzesi nel Mondo ) 2010 en Buenos Aires Argentina , organizado por la presidenta de FEDAMO , la Dra. Alicia Carosella donde nuestra federacion recibio a todos los delegados abruzzeses en el mundo para celebrar esta reunion anual y a los consiglieri regionale y componentes del Cram , Antonio Prospero , Riccardo Chiavaroli y el Ing. Franco Caramanico.

CRAM 2010 BUENOS AIRES ARGENTINA y 40 ANIVERSARIO DE LA FEDAMO , TAMBIEN LA PARTICIPACION DE LA FEDAMO EN EL BUENOS AIRES CELEBRA ITALIA 2010.-

Gentile direttore,
se può essere d’interesse, ecco un reportage sull’annuale riunione del Consiglio Regionale Abruzzesi nel Mondo (CRAM), tenutasi quest’anno a Buenos Aires dall’1 al 3 novembre,
nel 40° anniversario di fondazione della FEDAMO, la Federazione delle Associazioni Abruzzesi in Argentina. Nella nota, la storia in pillole di Buenos Aires, il resoconto dei lavori e altre annotazioni a margine.
Con viva cordialità
Goffredo Palmerini
IL CRAM A BUENOS AIRES, NEL 40° ANNIVERSARIO DELLA FEDAMO
Concluso con successo, in tre giorni di lavori, il Congresso degli Abruzzesi nel Mondo

di Goffredo Palmerini


BUENOS AIRES – E’ speciale anche in questo, Buenos Aires. Gli si danno ben due fondazioni. La prima, nel 1536, ad opera di Pedro de Mendoza che, inviato lì dal re di Spagna per contenere l’avanzata portoghese nel continente, con duemila uomini armati costruì sulla sponda del Rio de la Plata una fortezza in pietra. Ma quando i primi coloni cercarono di sottrarre terre e provviste ai Querandì, gli indigeni reagirono con estrema violenza e dopo quattro anni Mendoza se ne tornò in Spagna mentre i suoi uomini risalirono il corso del fiume fino al Paraguay per insediarsi in posti più tranquilli, nei dintorni di Asuncion. Più attendibile è la seconda fondazione, nel 1580, quando una nuova spedizione preparata in Paraguay discese fino al grande estuario del “fiume d’argento” al comando di Juan de Garay, il quale nei pressi del primo insediamento piantò l’albero della giustizia, nel posto dove attualmente sta la Plaza de Mayo, costituendovi intorno il primo nucleo urbano che chiamò “Ciudad de la Santisima Trinidad y Puerto de Santa Maria de los Buenos Aires”. Meno appetita di altre terre più ricche d’oro e d’argento, come il Perù e la Bolivia, dalle cui miniere Carlo V prosciugò ricchezze per il suo impero su cui il sole mai tramontava, Buenos Aires crebbe lentamente, sulle attività portuali e commerciali, ma anche sul commercio degli schiavi e il contrabbando. A fine Settecento contava trentamila abitanti. Nel 1806 gli inglesi tentarono la prima espansione coloniale nell’area, con uno sbarco a sud di Buenos Aires. Un tentativo d’invasione durato solo 46 giorni, debellato con l’arrivo da Montevideo delle truppe al comando di Santiago de Liniers. L’anno dopo, altro tentativo d’invasione, ricacciato dall’eroica difesa della città organizzatasi con il primo corpo di combattenti, chiamati “Patricios”.

E’ con l’invasione napoleonica della Spagna che i cittadini di Buenos Aires pensano di liberarsi della dominazione spagnola, insorgendo contro i luogotenenti del Regno e la guarnigione. Il 25 Maggio 1810 è una data che passerà alla storia dell’Argentina, giorno della rivoluzione di Buenos Aires – del quale quest’anno si celebra il Bicentenario – come l’inizio degli avvenimenti che portarono alla nascita della Nazione. Negli anni seguenti, infatti, il generale Josè de San Martin libererà dagli spagnoli tutta l’Argentina, con la proclamazione d’indipendenza il 9 Luglio 1816. Ma è nel 1850, con la nuova organizzazione politica del Paese, che Buenos Aires avvia la sua grande espansione. Gli antichi quartieri di Constitucion, Retiro e la Boca si integrano nella nuova città, che raggiunge così i 300 mila abitanti. Tra il 1867 e il 1871, però, un’epidemia di febbre gialla fa ventimila vittime. Le classi agiate lasciano il quartiere di Santelmo per ritirarsi a nord, dove costruiscono belle dimore dal raffinato stile europeo, sopra tutto francese, nei quartieri della Recoleta e Palermo, con vasti spazi verdi e giardini. Nel 1880 Buenos Aires diventa capitale dell’Argentina. Il sindaco dell’epoca, Torcuato de Alvear, la trasforma nella Parigi del sud America con una nuova urbanizzazione, con architetture di pregio e con il razionale reticolo d’ampie strade che sono tuttora la caratteristica della capitale argentina. A partire dal primo Novecento, con il notevole apporto dell’immigrazione in Argentina, sopra tutto dall’Italia, la città vede moltiplicare otto volte la sua popolazione. In quegli anni si dà impulso alla costruzione della rete metropolitana sotterranea, la prima del continente americano, e dagli anni Venti del secolo scorso ha inizio il forte sviluppo della città che farà di Buenos Aires una delle grandi capitali del mondo. Attualmente la città ha oltre 3 milioni d’abitanti, con i centri della cintura urbana ne conta quasi 10 milioni, mentre la provincia omonima oltre 13 milioni, quasi un terzo del Paese.

Dell’intera popolazione argentina, 40 milioni d’abitanti, più della metà ha origini italiane, un’altra buona parte radici spagnole. Buenos Aires, dove s’è maggiormente concentrato il flusso immigratorio, esprime al meglio il volto europeo nelle architetture, nei gusti, nella moda, negli idiomi e nella gastronomia. Per noi italiani sembra di stare a casa. Dovunque ti giri trovi persone che richiamano con orgoglio gli ascendenti nelle varie regioni italiane, sopra tutto nel nostro meridione. Anche per questo la capitale argentina, davvero una bella città, esalta le sue caratteristiche ammalianti ed inclusive, nell’architettura, nell’arte e nelle tradizioni culturali. E’ un paese straordinario, l’Argentina, per il calore e per l’indole della sua gente. Un paese ricco di risorse, estremamente vario e cangiante lungo l’enorme estensione longitudinale, dal tropico all’Antartide. Dalle vette della Cordigliera agli altipiani andini, dalle foreste tropicali ai grandi fiumi, dai ghiacciai immensi agli splendidi laghi, dai boschi alle praterie e alla sterminata steppa patagonica: una cornucopia di climi, bellezze ambientali e varietà naturali. Una terra generosa e feconda, un vero eden. Eppure, come d’altronde tutta l’America Latina, l’Argentina ha alle spalle una storia turbolenta, segnata dalle dittature, dai populismi, da corruzioni e profonde crisi economiche. L’ultima di queste crisi, sotto il corrotto governo del presidente Carlos Menem che svendette agli stranieri importanti aziende argentine, ma dei cui proventi in gran parte si persero le tracce, è stata davvero drammatica per il Paese. Dal 2003, con la presidenza di Nestor Kirchner, l’Argentina ha ripreso economicamente vigore, ha pagato il debito estero, ha cominciato a marciare con un trend di sviluppo intorno all’8 per cento, ha dato avvio ad una stagione d’importanti riforme sociali. Una stagione proseguita in continuità con il governo della presidente Cristina Fernandez, sulla scia dell’impostazione politica ed economica data da Kirchner, suo marito, improvvisamente deceduto due settimane fa destando un’enorme commozione nel Paese. Se l’impressione personale può valere qualcosa, dal 2006 in tre successive occasioni ho potuto osservare un Paese in crescente rinascita. Ora Buenos Aires è tutta un cantiere, il lavoro non manca, anche se ci vorranno ancora anni per recuperare i guasti sociali e le povertà che l’ultima crisi economica e finanziaria ha prodotto. Ma negli argentini è tornata la fiducia nel proprio avvenire, c’è un grande orgoglio e un forte senso della Nazione, palpabile è la voglia di recuperare gli anni perduti. Ed è questo che il popolo di questo grande, straordinario e finora sfortunato Paese davvero merita.
E’ in questo clima che a Buenos Aires, dall’1al 3 novembre, si sono tenuti i lavori dell’annuale riunione del Consiglio Regionale degli Abruzzesi nel Mondo (CRAM). In Argentina – e nella capitale in particolare – c’è una consistente comunità abruzzese, apprezzata e stimata, ben organizzata in Associazioni che coprono l’intero territorio nazionale. La gran parte del mondo associativo di provenienza dall’Abruzzo si ritrova nella FEDAMO, la Federazione delle Associazioni Abruzzesi che quest’anno celebra il Quarantennale di fondazione. E’ stata dunque giusta ed opportuna la scelta del CRAM di tenere in Argentina – nel Bicentenario del Paese, in omaggio ai 40 anni della FEDAMO e in rispetto della numerosa comunità regionale – l’annuale convegno dei delegati abruzzesi provenienti da tutto il mondo. Un’occasione importante per conoscere direttamente le differenti realtà continentali dell’emigrazione abruzzese, mettere a confronto esperienze, discutere come meglio organizzare le politiche della Regione per le proprie comunità all’estero e come investire sulla rete associativa regionale perché il brand Abruzzo si affermi in quei mercati attraverso produzioni di qualità e le eccellenze che la regione può vantare. E l’organizzazione e l’accoglienza predisposte dalla FEDAMO, sotto la guida della presidente Alicia Carosella che è anche consigliere del CRAM, sono state eccellenti in ogni punto, all’altezza della sfida che il Consiglio Regionale degli Abruzzesi nel Mondo si riproponeva di lanciare per il suo futuro. In assenza dell’assessore all’Emigrazione, Mauro Febbo, le funzioni di presidente del CRAM sono state assolte dal vicario Franco Santellocco, con pienezza di poteri, con una guida sapiente dei lavori e con accorta capacità di mediazione. D’altronde, non era per nulla semplice e scontato, dopo due anni segnati dall’azzeramento dei capitoli di spesa destinati alle attività del settore Emigrazione per via dei tagli al bilancio effettuati dalla Regione per il rientro del disavanzo sanitario, o piuttosto da una palese sottovalutazione del ruolo e della rilevanza delle comunità abruzzesi all’estero.
E’ quanto ha messo subito in chiaro Franco Santellocco nella relazione introduttiva, soffermandosi sul ruolo dell’associazionismo, richiamando l’esigenza per lo Stato e le Regioni di rafforzare le rispettive politiche perché gli Italiani nel mondo possano essere ancor più utili all’Italia, superando quella marginalità d’interesse che inibisce una piena consapevolezza delle opportunità e del sistema di valori residente nelle comunità italiane all’estero. Questo, in sintesi, il succo della relazione d’apertura svolta all’assemblea dei delegati, con accanto i Consiglieri regionali Franco Caramanico, Ricardo Chiavaroli e Antonio Prospero, componenti del CRAM. Presenti ai lavori il sen. Esteban Caselli, origini molisane, e l’on. Giuseppe Angeli, abruzzese di Orsogna, entrambi residenti in Argentina ed eletti al Parlamento italiano nella Circoscrizione Sud America, che hanno portato il loro saluto. Presenti ai lavori il Console Generale d’Italia a Buenos Aires, Giancarlo Curcio, e il consigliere del CGIE, Gian Luigi Ferretti. Dopo il saluto della presidente della FEDAMO, Alicia Carosella, aprono la serie degli interventi i Consiglieri regionali. Antonio Prospero al suo saluto unisce il messaggio scritto affidatogli dal presidente della Regione, Gianni Chiodi, un caloroso ideale abbraccio agli abruzzesi nel mondo dei quali ha sopra tutto richiamato la straordinaria prova di solidarietà verso le popolazioni terremotate dell’Aquila, assicurando che, pur tra notevoli difficoltà, la ricostruzione della città capoluogo d’Abruzzo e dei borghi distrutti dal terremoto presto avrà inizio. Ricardo Chiavaroli, latore d’un bel messaggio del presidente del Consiglio Regionale d’Abruzzo, Nazario Pagano, al suo impegno convinto nel CRAM associa la diretta esperienza d’emigrato, nato in Venezuela. Ringrazia la FEDAMO e la sua presidente per la perfetta organizzazione dell’evento e per il forte coinvolgimento dei giovani nella Federazione. Franco Caramanico unisce al saluto la solidarietà all’Argentina per la scomparsa dell’ex presidente Kirchner. Dichiara d’aver trovato un Paese molto diverso da quello visto dieci anni fa e ne loda i grandi passi avanti. Parla dell’emigrazione italiana, di quanto essa fece per la ricostruzione dell’Italia post bellica, di quanto può fare ora per il made in Italy, essendo i connazionali all’estero i nostri migliori ambasciatori. Garantisce, come i suoi due colleghi Consiglieri, il pieno sostegno alle attività del CRAM in seno all’istituzione regionale.
Il presidente Santellocco si attende dai lavori una svolta, non solo nel ruolo della Consulta, ma anche dei contenuti stessi delle politiche verso i corregionali all’estero, dei quali dovranno essere valorizzate le attitudini a sensori delle opportunità economiche per l’Abruzzo. E l’organizzazione del CRAM in Commissioni tematiche a tanto mira. Affida quindi a Goffredo Palmerini il compito di commemorare due importanti personaggi dell’emigrazione abruzzese, recentemente scomparsi. In rapidi tratti, Palmerini ricorda Enzo Ilario, consigliere del CRAM, di Città Sant’Angelo, scomparso il 29 novembre 2009 a soli 54 anni, pochi giorni dopo l’ultima assemblea tenutasi a Giulianova. Dirigente sindacale nel settore trasporti dell’UGL, Enzo Ilario aveva una spiccata sensibilità sociale. Al mondo del lavoro abruzzese associava un grande interesse anche per il mondo dell’emigrazione, del quale seguiva gli aspetti politici e sociali con passione ed attenzione. Per le sue qualità l’allora Segretario Generale dell’UGL, Renata Polverini, l’aveva chiamato a Roma come Segretario nazionale. Palmerini passa quindi a commemora un altro abruzzese di vaglia, Remo Guardiani, deceduto nel settembre scorso. Nato nel 1935 a Tocco Casauria, subito dopo gli studi tecnici, Remo Guardiani prese la via dell’Australia. In quella terra, a Melbourne, egli ha fatto valere le sue doti d’intraprendenza e laboriosità, affermandosi come imprenditore nel campo delle costruzioni edili e civili. Ma il meglio di sé, come solitamente accade nelle nostre comunità all’estero, Guardiani lo ha riservato all’associazionismo, all’organizzazione ed alla crescita del ruolo della comunità abruzzese in seno alla metropoli australiana, facendo nascere la Federazione delle Associazioni Abruzzesi d’Australia, della quale per diversi anni è stato presidente. Persona volitiva e generosa, con la sua determinazione accompagnò la costruzione d’un imponente complesso, la “Casa d’Abruzzo”, realizzato su un terreno di quasi 8 ettari, corredato da diversi impianti sportivi, un centro di numerose attività sociali e culturali. Remo Guardiani, per la sua opera appassionata, può davvero essere definito un pioniere del nostro associazionismo in Australia, una figura di spicco che ha onorato l’Abruzzo non solo per il prestigio meritato per le doti imprenditoriali, ma anche per la stima conquistata alla comunità abruzzese della quale è stato davvero un esponente di riferimento. A conclusione dell’intervento il consigliere Palmerini, in quanto aquilano, ha ringraziato le comunità italiane ed abruzzesi di tutto il mondo per le meravigliose prove di vicinanza e solidarietà manifestate verso L’Aquila e i paesi terremotati. Lo ha fatto a titolo personale e, in ragione dei tre decenni vissuti come amministratore e vice Sindaco dell’Aquila, anche a nome della città capoluogo, nei confronti degli Abruzzesi all’estero che sono stati punte di diamante nelle iniziative di raccolta degli aiuti, estremamente utili per la ripresa della vita civile e sociale dei centri terremotati dell’Abruzzo.
Non di circostanza il saluto del Console Generale, Giancarlo Curcio, in procinto di lasciare Buenos Aires per altri incarichi. Porta il suo contributo ai lavori richiamandone la rilevanza e sottolineando l’impegno della comunità italiana a favore dell’Aquila e dei paesi colpiti dal sisma. Per altro riferisce, con legittimo orgoglio, che gli uffici del Consolato hanno portato a termine le operazioni per il riconoscimento della cittadinanza italiana su tutte le istanze presentate, grazie a un grande sforzo organizzativo. Santellocco, a nome dell’assemblea, ringrazia il Console per l’opera appena conclusa, a dimostrazione che volontà ed efficienza fanno miracoli. Gli testimonia la gratitudine della comunità abruzzese e gli augura sicuro successo per il prossimo prestigioso incarico diplomatico. E’ l’ora di entrare nel vivo dei lavori. E lo fa Franco Marchetti, presidente della Federazione Abruzzese in Brasile (Feabra), da un lato riferendo i buoni successi del progetto pilota ByAbruzzo, finanziato due anni fa dal CRAM e dall’assessorato all’Agricoltura, gestito dalla Feabra a San Paolo per promuovere il turismo e l’enogastronomia abruzzese, dall’altro lamentando senza mezzi termini certe prese di posizione di qualche amministratore regionale che, privo d’una reale conoscenza dei fatti, ha rilasciato dichiarazioni alla stampa, come la chiusura in Brasile della sede che la Regione non ha, che hanno arrecato imbarazzo e danno alle attività di ByAbruzzo. Un modo d’operare che va corretto subito, per avviare invece collaborazioni utili a conseguire altri positivi risultati sul mercato brasiliano, dove i vini abruzzesi vanno conquistando interessanti spazi commerciali. Di risolvere gli inconvenienti lamentati presso la Giunta si fanno subito carico i tre Consiglieri regionali, anche perché dal buon esito del progetto in Brasile dipendono iniziative similari in altri Paesi. Seguono gli interventi dei componenti del CRAM che riferiscono sulle problematiche dei singoli Paesi, sui progetti in cantiere, sulle iniziative d’aiuto per i centri colpiti dal sisma dell’aprile 2009. Prende la parola Levino Di Placido (Belgio), seguono Simeone Di Francesco (Australia), Rosetta Romagnoli (Usa), Mario Di Cicco (Sud Africa), Johnny Margiotta e Gabriela Marcacci (Venezuela), Patrizia Santurbano, Augusto Cicchinelli e Giuseppe Mangolini, quindi Enzo Alloggia (Svizzera) e Anna Maria Di Giammarino (Cile). Riferimenti puntuali, più d’uno spunto critico per l’assenza di fondi o per alcune disattenzioni degli organi regionali, ma anche valide proposte per il futuro. Si conclude a tarda ora la prima giornata dei lavori.
Si riprende di buonora, martedì 2 novembre, con gli interessanti contributi di Joachim Negri (Argentina), Francesco De Santis (Lussemburgo), Giovanni Scenna (Argentina), Rocco Artale (Germania), Ivana Fracasso (Canada), Gabriele Marchese, sindaco di San Salvo, a nome dei comuni abruzzesi (Anci), Angelo Di Ianni (Canada), Joe Delle Donne (Australia), Diana Mazzone (Anfe), Rita Blasioli (Brasile), poi Luciano Luciani,  Enzo La Civita e Paolo Federico. Il presidente Santellocco consente d’intervenire anche agli ospiti. Giovanni Margiotta, presidente della Federazione delle Associazioni Abruzzesi in Venezuela, illustra efficacemente lo sviluppo associativo della Federazione sotto la sua gestione, il ruolo crescente assegnato ai giovani, i risultati della Prima Settimana Abruzzese tenutasi a Caracas nel novembre 2009 e il programma della seconda edizione che si terrà a fine mese a San Cristobal. Non chiede soldi, ma invoca presenza e collaborazione della Regione. Saluta con compiacimento la soluzione al problema delle polizze sanitarie, 80 mila euro del CRAM, per i corregionali bisognosi in Venezuela, che saranno assegnate con criteri uniformi concordati tra Fondazione Abruzzo Solidale, Federazione, Associazioni e Consolato. Lucio Ricci, presidente Filef Abruzzo, ringrazia per l’invito a partecipare ai lavori del CRAM, di cui è stato componente fino all’ultimo mandato. Riferisce sui tanti progetti presentati dalla Filef negli anni scorsi, cofinanziati da UE, Regione e Comuni. Una strada da perseguire ancora. Chiede modifiche alla legge istitutiva del CRAM, specie riguardo alle rappresentanze riservate alle associazioni che si occupano d’emigrazione.
Al riguardo della riforma della legge, l’ampio dibattito nei primi due giorni di convegno ha definito un’ipotesi di lavoro che porterà entro tre mesi alla formulazione d’una proposta da parte dell’ufficio di presidenza del CRAM, sulla quale i componenti del Consiglio, anche consultando le proprie Associazioni, nei successivi tre mesi potranno fare osservazioni, avanzare emendamenti e integrazioni. La proposta andrà poi all’attenzione del Consiglio Regionale per la discussione e l’approvazione in legge. La soluzione mette tutti d’accordo, come la proposta di budget per le attività del CRAM. Giudicato negativamente l’azzeramento negli ultimi due esercizi finanziari regionali dei fondi destinati alle attività del settore Emigrazione, tutti i delegati hanno tenuto a rimarcare quanto ciò sia stridente rispetto alle affermazioni d’attenzione politica verso le comunità all’estero e verso il loro stesso straordinario impegno profuso nei confronti dell’Aquila e dei centri colpiti  della tragedia del sisma del 2009. Un impegno che, oltre alla vicinanza morale, ha comportato aiuti concreti alle popolazioni che assommano a diversi milioni di euro. Altrettanta attenzione, se non altro quale indice di considerazione, compete alla Regione, ripristinando un dignitoso stanziamento per le politiche riferite all’emigrazione. Dalla sintesi di progetti e proposte d’attività per il 2011, il cui importo sarebbe ben superiore, ci si attesta su un budget complessivo di 1 milione e 200 mila euro, più le spese di funzionamento, che raccoglie l’unanimità dei consensi. I Consiglieri regionali Caramanico, Chiavaroli e Prospero, per loro dichiarato impegno, saranno buoni ambasciatori presso la Giunta per inserire lo stanziamento nel bilancio regionale e in Consiglio per l’approvazione nella legge finanziaria regionale.
Nella mattinata del 3 novembre gli incontri delle Commissioni tematiche, l’assenso all’iscrizione nell’albo regionale del Consiglio Nazionale Associazioni Abruzzesi e Molisane in Italia (CNAAM), l’approvazione all’unanimità del documento conclusivo d’indirizzo politico programmatico, da rimettere al presidente del CRAM, l’assessore Mauro Febbo, ai presidenti della Regione Abruzzo, Gianni Chiodi, e del Consiglio Regionale, Nazario Pagano. L’annuale meeting degli Abruzzesi nel mondo si chiude nel segno dell’unità e d’una fiducia che attende effettivi riscontri dagli organi politici della Regione. Un convegno svolto senza veli, produttivo di proposte valide e d’un nuovo modo di lavorare, un salto di qualità senza dubbio, che fa giustizia della strumentalità d’una polemica sui costi del congresso in Argentina, in effetti non superiori a quelli che si sarebbero sostenuti in Abruzzo. Senza tener conto del significato morale dell’omaggio reso alla comunità abruzzese in Argentina e alla FEDAMO, nel 40° anniversario della fondazione. Viva soddisfazione, dunque, venata solo dalla tristezza all’arrivo delle notizie dal Venezuela sul sequestro di Giancarlo Colasante e poi sulla sua brutale uccisione. Giancarlo Colasante, 29 anni, componente del Comitato Giovanile, era una delle figure di punta della comunità abruzzese di Caracas. Commosso il cordoglio del CRAM alla famiglia. Da segnalare, infine, il successo dell’Abruzzo al convegno sul valore dell’immigrazione italiana in Argentina e al raduno delle Regioni organizzato dalla Municipalità di Buenos Aires per il 31 ottobre, poi rinviato al 7 novembre a seguito del lutto nazionale per la morte dell’ex presidente Kirchner. Gli stand dell’Abruzzo, allestiti sull’Avenida de Mayo con vini e prodotti gastronomici abruzzesi e con materiale turistico, presenziati dalla FEDAMO, hanno raccolto notevoli consensi. Ne va merito agli assessorati all’Agricoltura e al Turismo della Regione Abruzzo, che hanno saputo cogliere questa importante opportunità. Alla FEDAMO, ai suoi splendidi giovani, all’infaticabile motore organizzativo Matias Mandl, che non si è risparmiato neanche nella sua ironia sottile, e alla solerte presidente Alicia Carosella la gratitudine del CRAM e dell’Abruzzo.

Goffredo Palmerini
2 ENCUENTRO NACIONALES DE JOVENES ABRUZZESES EN LA ARGENTINA 2010 Y 2011 ORGANIZADO POR LA FEDAMO (Federacion de Instituciones Abruzzesas en la Argentina) EN EL MARCO DE FORTALECER LA JUVENTUD EN NUESTRA FEDERACION.
LOS 2 ENCUENTROS FUERON REALIZADOS EN AGOSTO DE 2010 Y SEPTIEMBRE DE 2011

ENCUENTRO NACIONAL DE JOVENES ABRUZZESES 2010

L’incontro, che aveva avuto il riconoscimento di Evento di Interesse Pubblico da parte della Municipalità di Mar del Plata con deliberazione del Consiglio Comunale del 29 luglio, è stato un grande successo di partecipazione e di risultati, maggiore di quanto ci si aspettasse alla vigilia. Preparato con molta cura da un équipe coordinata da Joaquin Negri, componente del Consiglio Regionale Abruzzesi nel Mondo (CRAM), ha avuto il forte sostegno della Federazione delle Associazioni Abruzzesi in Argentina (FEDAMO), del suo presidente Alicia Carosella e del suo esponente “storico” Juan Scenna, anch’essi membri del CRAM. L’incontro è stato molto produttivo, ricco di nuove idee da presentare all’attenzione del CRAM. Molti i temi discussi nei vari dibattiti e nei gruppi di lavoro, che hanno riguardato le nuove frontiere dell’associazionismo con l’impegno delle giovani generazioni, i rapporti culturali e sociali da tenere con la Regione Abruzzo, le opportunità di collaborazione, la grande risorsa per l’Abruzzo costituita dai figli dell’emigrazione abruzzese in Argentina. Le relazioni sui vari argomenti in discussione sono state svolte in un clima di grande interesse e notevole è stata la partecipazione al dibattito, molto proficuo di spunti e di proposte innovative, come hanno riconosciuto negli interventi conclusivi la Presidente della FEDAMO, avv. Alicia Carosella, e tutte le Autorità intervenute.
Il programma dell’Incontro Nazionale dei Giovani Abruzzesi presentava molti appuntamenti interessanti, sia riguardo ai temi da discutere e alle proposte progettuali, come pure su argomenti culturali e storici, tutti svolti con il sussidio di presentazioni audiovisive e documentari. Questi, in sintesi, gli eventi nei tre giorni di lavori. Aperta felicemente con uno spettacolo del Corpo di ballo “Cuore Forte e Gentile” del Centro Abruzzese di Mar del Plata, la prima giornata ha preso avvio con una relazione di Federico Mandl sulla “Storia della Fedamo”, seguita dalla comunicazione di Florencia Verna su “Storia degli Abruzzesi nel commercio argentino” e dalla relazione tenuta da Juan Scenna e Joaquin Negri su “Gli Organismi della Regione Abruzzo e l’attuale situazione del CRAM”. Il Centro Abruzzese di Campana ha svolto poi una comunicazione sulla “Storia degli Abruzzesi nella zona di Campana”, cui è seguita la trasmissione del documentario “Eroi contro la mafia”. Ancora un impegno con “Tormenta de ideas”, con molte ipotesi di progetto, riprese nei successivi incontri di gruppo, quindi la comunicazione di Fernando Rizzi su “Relazioni della collettività italiana con la società e le gli Organismi statali argentini”. Il documentario “Ortona, città d’Abruzzo, epicentro d’una grande battaglia della 2^ Guerra Mondiale” e, dopo cena, il film “Gomorra” di Matteo Garrone, tratto dal best-seller di Roberto Saviano, hanno chiuso l’intensa prima giornata di lavori.
La seconda giornata ha preso avvio con la presentazione del progetto del Centro Abruzzese di Berazategui “Ragazzi Abruzzesi d’Argentina e Italia nell’apprendimento di danze, idiomi, giochi e tradizioni”, quindi con la comunicazione di Marcelo Ferrara su “Programma di lavoro del Consiglio dei Giovani Molisani nel Mondo. Proposta di iniziative comparate tra le Regioni Abruzzo e Molise”. Il Centro Abruzzese di Bahia Blanca, con Marianna Santana, Magali Fernandez e Antonella Di Matteo, ha presentato la relazione “Gastronomia abruzzese”. Nel pomeriggio, dopo una presentazione multimediale che ha riguardato l’Italia e l’Abruzzo, il commosso omaggio alle Vittime del terremoto dell’Aquila e dintorni hanno aperto i lavori. Fabio Marraffini ha relazionato su “Esperienze nel CRAM e nell’associazionismo abruzzese”, Joaquin Negri su “Missione, vedute e progetti per il futuro della Comunità abruzzese”, quindi Natalia Turanzas Marcos su “Diritto internazionale: parallelismo Italia-Argentina sulla cittadinanza”. A seguire, la relazione “I giovani e la lingua italiana, patrimonio di identità” proposta da Mariano Stenta e Diego Di Giacomo del Centro Abruzzese di Mendoza, con il successivo dibattito generale sugli argomenti della giornata e la Cena ufficiale dell’Incontro Nazionale dei Giovani – Argentina 2010. Non è mancato un pizzico d’umorismo con lo spettacolo “Sketch del Tìo” proposto dagli stessi giovani e karaoke finale.
La giornata conclusiva, domenica 8 agosto, ha visto la designazione del gruppo incaricato di stendere la relazione finale da inviare a tutte le Associazioni Abruzzesi e Molisane d’Argentina e alla Regione Abruzzo e gli interventi dei vertici della FEDAMO e delle Autorità civili presenti. Una visita guidata alla città e un ricevimento al Centro Abruzzese di Mar del Plata hanno chiuso questa straordinaria esperienza di riflessione. Da notare che non è mancata una forte testimonianza di solidarietà. Proposta dall’Associazione Abruzzese di Campana, infatti, è stata accolta unanimemente l’iniziativa di solidarietà verso le popolazioni dell’area depressa e povera del Chaco, un’etnia che vive a cavallo di Argentina, Paraguay e Brasile, sotto l’appello “Il Chaco ha bisogno di te”. L’Incontro Nazionale dei Giovani Abruzzesi d’Argentina, dunque, si chiude con un consistente bagaglio di soddisfazioni e risultati, avendo ancora una volta messo in evidenza il forte legame esistente tra le numerose Associazioni Abruzzesi e Molisane del grande paese sudamericano aderenti alla FEDAMO, il senso d’appartenenza alla stessa cultura ed alla medesima terra d’origine, una solida unità d’intenti e la speranza che la Regione Abruzzo sostenga progetti ed iniziative. Insomma, un affidabile e promettente viatico per il futuro.





ENCUENTRO NACIONAL DE JOVENES ABRUZZESES 2011 EN SEPTIEMBRE EN LA CIUDAD DE MAR DEL PLATA.

 

Nei giorni 2, 3 e 4 settembre nella città di Mar Del Plata ha avuto luogo il 2° Incontro Nazionale di Giovani Abruzzesi, organizzato della FEDAMO (Federazione di Istituzioni Abruzzesi in Argentina), che vede alla presidenza la dr. Alicia Carosella, con la collaborazione del consigliere del CRAM, Joaquin Negri. L’incontro ha visto la presenza anche di due
Il congresso dei giovani abruzzesi d'Argentina. In primo piano Felica Carosella
giovani del nuovo Centro Abruzzese di Balcarce, facente parte della Federazione, e una mostra dedicata ad un figlio di abruzzesi, nato nella città di Balcarce: il grande Juan Manuel Fangio, cinque volte campione mondiale di Formula 1.  È importante evidenziare anche la partecipazione al meeting del dirigente regionale, dr. Giorgio Chiarini, e del funzionario Giuseppe Leuzzi, del Servizio Emigrazione della Regione Abruzzo, presenti nella giornata inaugurale in un’atmosfera calorosa, con gran numero di giovani motivati dalla volontà di mantenere vive la cultura dei propri antenati e le proprie radici. Non si può non menzionare il programma radiofonico Sveglia Abruzzo, condotto da Marcos Ramundi, membro del Centro Abruzzese Marplatense e realizzato in diretta dal salone dell’hotel, con la copartecipazione dei conduttori di Ciao Abruzzo e L’otra Italia. Un altro giovane della FEDAMO, Maximiliano Manzo, in vacanza nella nostra amata regione ha preso parte all’incontro in videoconferenza con accanto il Sindaco di Tornareccio. Nella giornata di sabato 3 settembre sono stati proiettati video ed immagini dei progetti messi in atto durante il 1° Incontro Nazionale di Giovani Abruzzesi, come la campagna di solidarietà della FEDAMO al Chaco e i seguiti programmi radiofonici Ciao Abruzzo, Sveglia Abruzzo e L´otra Italia.
L’aspetto rilevante dell’incontro è stato il gran numero di giovani abruzzesi, tutti uniti dall’obiettivo comune di continuare a mantenere vive le istituzioni fondate dai genitori e dai nonni, attuando progetti a favore della comunità italiana e abruzzese. Sabato sera si è tenuta una cena celebrativa dell’incontro alla quale hanno partecipato le autorità del Consolato di Mar Del Plata e molti giovani molisani e il delegato della Consulta Emigrazione della Regione Molise, Marcello Carrara. Nella tarda mattinata di domenica c’è stata la chiusura della tre giorni, vissuta in un clima festoso, con sottofondo di canzoni radizionali abruzzesi. A conclusione dell’incontro, gli interventi del vice Presidente del Centro Abruzzese Marplatense, Carlos Carrozza, e della Presidente della FEDAMO e componente del CRAM, Alicia Carosella. L’obiettivo futuro è quello di proseguire su questa strada, realizzando incontri e congressi che danno ai giovani lo stimolo per entrare con entusiasmo nella Federazione, partecipando attivamente allo sviluppo e al sostegno dell’associazionismo abruzzese in Argentina.





FEDERICO MANDL
  secretario fedamo