viernes, 26 de marzo de 2010

RESEÑA HISTORICA DE FEDAMO


Il 17 Novembre 1970, presso il domicilio del signor Alfredo Spoltore, sito sulla via 9, km79.500 della cittá di Campana, si riunirono i signori Dott. Américo De Benedictis, Alfredo Spoltore, Gerencia lezzi, Giuseppe Corillo, Domenico Di Fazio (Presidente del Circolo Ricreativo Abruzzese di Berazategui). Salvatore D'Antonio, Dott. Amadeo Straccia, ed altri, con il proposito di formare una federazione che aggruppasse tutte le istituzioni abruzzesi e molisane (in quel momento Abruzzo e Molise erano una sola regione, da cui il nome FEDAMO: Federazione di Associazioni Abruzzesi e Molisane). Attualmente si sa che le due regioni sono separae, ma la federazione ha mantenuto il nomegiacché varie istituzioni aderite continuano ad avere il nome di Associazione Abruzzese e Molisano.
C'erano allora tre o quattro associazioni: il Circolo Ricreativo Abruzzese di Berazategui, La Famiglia Abruzzese di Rosario, il Circolo Abruzzese e Molisano di Campana ed il Circolo Molisano Monforte di Villa Bosh, e si mantenevano piú o meno in contatto per mezzo del Dott. De Benedictis.

Partecipavano inoltre del gruppo il signor Domenico Fazio di Berazategui, il signor Nicola Manopello di Villa Bosh, I'ing. Nicola D'Ercole della zona nord di Buenos Aires, il signor Alfredo Spoltore di Campana, il Dott. Mario Basti, Direttore del periodico Tribuna Italiana, ed altri; in realtá non funzionava in forma organica, con riunioni periodiche, verbali, ecc. Non esiste pertanto documentazione alcuna di quel periodo. Solamente nell'anno 1980, quando cominciarono ad intensificarsi i contatti con la Regione Abruzzo, sorse la necessitá di una Federazione ben organizzata.

Nel frattempo si erano aggiunte altre asociación come Mar del Plata e Bahia Blanca, ed in successive riunini realízate in distinte sedi, si formó una Federazione con delegati di ognuna delle istituzioni.

ACTUALMENTE LA INTEGRAN 14 INSTITUCIONES ABRUZZESAS
Y LA PRESIDE LA DRA ALICIA F. CAROSELLA Y LOS 2 DELEGADOS ANTE EL CRAM SON JOAQUIN NEGRI Y JUAN SCENNA.

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